Prima della Brexit, la lingua inglese aveva praticamente cementato il suo status di lingua franca d'Europa: Insieme al tedesco e al francese è infatti una delle tre lingue di lavoro dell'UE, oltre ad essere quella più largamente parlata in tutta l'Unione. Ciononostante, dopo la Brexit, tutto ciò potrebbe cambiare. A questo proposito, la deputata Danuta Hübner ha persino affermato che, una volta lasciata l'Unione Europea, l'inglese potrebbe cessare di essere una delle lingue ufficiali.
E il motivo è semplice: sarebbe strano per paesi come la Germania e la Francia, i quali senza il Regno Unito avrebbero le due lingue più parlate in Europa, sostenere un utilizzo così diffuso dell'inglese; per loro sarebbe più sensato appoggiare l'avanzata del francese e del tedesco. Ad ogni modo, non sarebbe un cambiamento da poco: attualmente, per esempio, i servizi di traduzione costituiscono l'1% del bilancio annuale dell'Unione Europea, e dato che l'inglese è compreso e parlato dal 51% della popolazione totale, ci vorrebbero anni, se non decenni, per eliminarlo gradualmente.
Per non parlare poi dell'Irlanda e di Malta. Nonostante il Regno Unito sia ad oggi l'unico paese nell'Unione Europea in cui l'inglese è lingua madre ufficiale, sia l'Irlanda sia Malta la fanno rientrare nelle proprie lingue ufficiali. Di conseguenza, eliminandola dalle lingue europee ufficiali, queste due nazioni potrebbero trovarsi in una situazione scomoda. Infatti, a seguito del commento della Hübner nel 2016, l'Irlanda ha rilasciato una dichiarazione per richiedere un votazione unanime relativamente a questa decisione, di cui l'Irlanda, per ovvie ragioni, farebbe parte.
A partire da allora, nel bilancio proposto per il periodo 2021-27, è stato confermato che la lingua inglese nel breve periodo non andrà da nessuna parte, il che garantisce che i servizi di traduzione e interpretazione in lingua inglese non saranno influenzati dalla Brexit.
Eppure la realtà dei fatti è un'altra: anche se l'uso dell'inglese potrebbe diminuire nel periodo successivo alla Brexit, al giorno d'oggi non lo si impara per comunicare con i nativi, bensì per poter comunicare con persone che parlano lingue diverse in tutto il mondo: una vera lingua franca, dunque. Ciò significa che, realisticamente parlando, l'inglese non potrà mai scomparire dall'Unione Europea.
E c'è di più: l'inglese si è affermato come lingua globale specialmente grazie all'influenza degli Stati Uniti, della musica e di Hollywood, quindi è molto più del solo Regno Unito e, come tale, che l'uscita della Gran Bretagna dall'UE causi un cambiamento significativo in termini di popolarità o uso dell'inglese in Europa o nell'Unione Europea è assolutamente discutibile.