Per nostra fortuna il doppiaggio e il sottotitolaggio ci permettono di guardare film e programmi che altrimenti ci risulterebbero incomprensibili. Eppure, con solamente una piccola maggioranza di europei che preferisce guardare film e video doppiati (il 52%), la storica questione del doppiare o del sottotitolare può causare un po' di scompiglio. La popolarità del doppiaggio e del sottotitolaggio sembra essere più una scelta nazionale che personale e, con ciò, significa che si cresce in un paese che in qualche modo influenza le nostre preferenze. L'unico tema su cui molti paesi sembrano essere d'accordo sono i cartoni animati, per i quali il doppiaggio è per ovvie ragioni la soluzione migliore.
I più fervidi sostenitori del sottotitolaggio in Europa sono Svezia, Danimarca, Norvegia, Lussemburgo e Paesi Bassi, mentre le fila a favore del doppiaggio contano Francia, Germania, Italia e Spagna. Chiaramente, entrambe le fazioni hanno i propri pro e contro: da anti-doppiaggio, personalmente credo che dopo aver guardato i primi minuti di un film sottotitolato, non ci si accorge nemmeno che si sta leggendo, eppure molte persone sostengono che non sia un'attività piacevole. Con il doppiaggio non sei tenuto a leggere ciò che gli attori dicono, e puoi semplicemente ascoltarli mentre parlano la tua lingua.
Altro punto a favore del doppiaggio è che in fase di traduzione si perdono davvero pochissime informazioni rispetto al sottotitolaggio. Ciò avviene perché i sottotitolatori hanno un numero limitato di caratteri che possono utilizzare: i sottotitolatori danesi, ad esempio, devono omettere circa il 30% del testo parlato in inglese. Ciò significa che il doppiaggio può offrire film e programmi con una certa sincronia del labiale e risulta molto più costoso del sottotitolaggio. Alcuni sostengono inoltre che il doppiaggio vada a intaccare l'arte primordiale del film o del programma, poiché non è riprodotto con le stesse intenzioni linguistiche dell’originale.
Alcune conclusioni sono state tratte dal legame creatosi tra il doppiaggio e l'apprendimento delle lingue: è convinzione comune che i paesi in cui si tende al sottotitolaggio registrano migliori capacità nell'apprendimento delle lingue, specialmente per quanto riguarda l'inglese. Ciò si deve principalmente al fatto che quando si guarda un film in lingua originale si è esposti a quella lingua e si captano parole e frasi anche se non le si articolano autonomamente.
Lo stesso indice posiziona la Svezia, i Paesi Bassi e la Norvegia nella top 4 dei paesi migliori al mondo in termini di conoscenza dell'inglese, mentre paesi come la Spagna, l'Italia e la Francia sono stati catalogati come "moderatamente competenti", e occupano rispettivamente il 32°, 34° e 35° posto. Sebbene esistano alcune eccezioni, come la Germania e la Polonia, il trend generale vede andare di pari passo il sottotitolaggio con una conoscenza migliore dell'inglese.
Dunque, la battaglia tra sottotitolaggio e doppiaggio continua...