L'inglese è diventata la lingua base in molti settori ed è la terza lingua con più parlanti nativi, dopo il cinese mandarino standard e lo spagnolo. Domina il mondo della tecnologia e dell'informatica: basti pensare ad aziende quali Microsoft e Apple, le quali hanno un impatto molto forte sull'impiego di termini relativi ai due ambiti citati. Il 32% di internet è in inglese e, accanto alle insegne dei negozi online, trovarlo in aggiunta alle lingue locali è una certezza. Anche l'industria mondiale dell'intrattenimento è piena di contenuti in inglese, è sufficiente pensare a Hollywood, con i suoi miliardi di dollari di guadagno annuale. L'inglese è in grado di permeare con facilità molte altre lingue e la globalizzazione ha fatto sì che l'inglese diventasse il fulcro dello scambio tra le lingue.
In molte lingue sono presenti anglicismi: in spagnolo, ad esempio, al posto di impiegare termini spagnoli equivalenti a "marketing" o "online" (rispettivamente "mercadotecnia" o "en línea") si utilizzano spesso le alternative inglesi. Altro esempio: nonostante il francese e l'inglese si siano scambiati parole a vicenda per secoli, specialmente dal XX e XXI secolo gli anglicismi sono diventati molto più frequenti. Parole come "brainstorming", "email" e "manager" si sono fatte strada nella lingua francese, affermandosi. Nonostante la resistenza a molti anglicismi che hanno fatto breccia nella lingua, il francese è in una fase di modernizzazione continua e acquisisce sempre più parole dall'inglese. Infine, i prestiti linguistici dall'inglese hanno registrato un aumento anche in Giappone, da quando il paese ha iniziato a instaurare solide relazioni diplomatiche con l'Occidente. I parlanti giapponesi utilizzano prestiti inglesi come ad esempio "airport" e "stoic", scritti ovviamente in caratteri giapponesi.
Ad ogni modo, tutto ciò non è unidirezionale. Anche l'inglese, infatti, è stato influenzato da parecchie lingue: "Ballet" è un prestito francese; "Kidergarten", un termine tedesco che significa letteralmente "giardino dei bambini" (in italiano "asilo" o "scuola materna"); "Yin" e "Yan", che provengono dal cinese mandarino standard e che rappresentano, rispettivamente, il buio e la notte contrapposti alla luce e al giorno, sono entrati nella lingua inglese per indicare qualsiasi tipo di opposizione. Mentre l'inglese potrà crescere sempre più in termini di predominio, permette anche a nuove parole di fare ingresso nella lingua, così da assorbire letteralmente nuove idee e concetti.
Ogni lingua porta con sé una parte della cultura, identità, storia e civilizzazione umana e, di conseguenza, ogni lingua dovrebbe essere considerata preziosa e quindi tutelata. Mentre la lingua inglese procede con la sua influenza sulle altre lingue, da queste viene influenzata a sua volta: nessuna lingua dovrebbe essere sacrificata, ma tutte quante devono continuare ad evolversi e contribuire alla comunità globale.